Si fa un gran parlare della carenza di professionisti nell’ambito sanitario, eppure quanto sta accadendo in Emilia-Romagna è quanto mai paradossale. 162 medici si sono candidati per lavorare nell’emergenza-urgenza, ma la regione vuole formarne soltanto 25. Ma andiamo per ordine.
I medici in questione hanno intenzione di conseguire il diploma di idoneità all’esercizio dell’emergenza territoriale 118 a loro spese, sborsando 1500 euro. La Regione non ha mai posto l’accento a sufficienza su questo corso di formazione per preparare le figure professionali in questione all’attività di soccorso.
Delle 162 domande presentate nell’ambito delle province di Bologna, Ferrara e Modena, soltanto 25 medici potranno prendere parte al corso in questione, per volontà dell’assessorato di Donini. Praticamente 8 medici per ognuna delle province dell’Emilia-Romagna sopracitate.
Tale situazione, ripetiamo, è paradossale. Lamentare la carenza di personale per poi contingentare il numero di medici o, peggio, ricorrere a professionisti provenienti dall’estero. Senza dimenticare il discorso economico, tenuto conto che i dottori in questione devono sobbarcarsi questo esborso economico.
Tale discorso, al momento, interessa esclusivamente l’area dell’Emilia Est, ma a breve dovrebbe sbloccarsi anche il discorso relativo alle graduatori per l’Emilia Ovest così come per la Romagna. Attendiamo i prossimi sviluppi, nel mentre continueremo a puntare i riflettori su quanto non funziona nell’ambito sanitario regionale.